domenica 10 gennaio 2021

STEP EXTRA - Gli oggetti nei libri

 Questo ultimo step per concludere il blog ha lo scopo di evidenziare come gli oggetti assumano un ruolo da protagonista nella trama di svariati romanzi, equiparabile al personaggio principale di un'intera saga. Come esempio, riporto uno dei miei libri preferiti: "Hunger Games: il canto della rivolta", facente parte della fortunata saga di fantascienza distopica ideata dalla scrittrice statunitense Suzanne Collins. 

In estrema sintesi, la protagonista della serie è Katniss Everdeen, la quale guidò la rivolta contro la tirannia del Presidente Coriolanus Snow, per conquistare la libertà. L'oggetto in questione è una spilla d'oro che Katniss porta sempre con se, raffigurante una ghiandaia imitatrice, una particolare specie di uccelli che riproduce i suoni circostanti. Ben presto, Katniss viene conosciuta da tutta la popolazione come "La ghiandaia imitatrice" e la sua spilla viene usata come simbolo della rivoluzione. Questo è un chiaro esempio di come un banale oggetto come un accessorio, possa assumere un'accezione simbolica e guidare un'intera nazione alla rivolta. 

Inoltre, con il successo della serie, partì un merchandising che diede vita ad una vera e propria caccia alla spilla della ghiandaia imitatrice, fra tutti gli appassionati, adolescenti e non, che la indossavano con fierezza per assomigliare alla loro eroina.  

L'importanza di questo oggetto è tale da essere sulla copertina di tutti i tre libri della saga: 



Di seguito riporto lo slogan utilizzato nella trasposizione cinematografica, per incitare i civili ad unirsi alla ribellione. Il soggetto dello slogan è, ovviamente, la spilla della ghiandaia imitatrice: 






sabato 26 dicembre 2020

STEP #28 - La sintesi finale

 L'ultimo post è dedicato ad una sintesi che racchiuda i concetti trattati negli step precedenti, con lo scopo di facilitare il lettore nell'esplorazione dell'intero blog.

Nota: le parole racchiuse nelle parentesi quadre sono link di rimando allo specifico step.  

In principio si è data una definizione della parola solcometro e si è "giocato" con le sue traduzioni nei vari idiomi [STEP #01], seguita da un'immagine [STEP #02] che, da sola, potesse dare un'idea dell'antichità e dell'evoluzione dello strumento. 

A questo punto il lettore non sa come sia fatto effettivamente un solcometro, ecco quindi che un glossario [STEP #03] lo aiuta a comprendere meglio i vari componenti e a distinguere le diverse tipologie, il tutto corredato da una bibliografia essenziale per chi volesse approfondire il meccanismo scientifico [STEP #04] alla base del funzionamento del solcometro, oppure, più immediato, la legge fondamentale [STEP #05] alla base della misurazione e i numeri caratteristici [STEP #15] dello strumento. Infine la chimica [STEP #26] che si nasconde dietro al solcometro, completa la trattazione scientifica.

A contrapporsi all'ambito scientifico, c'è quello umanistico: persino uno strumento di misura può celare un simbolismo filosofico [STEP #06], oppure può essere oggetto di miti [STEP #07] o racconti narrati in tutto il mondo, fino ad avere un'idea della storia del solcometro: dai suoi inventori [STEP #09], alla sua trattazione scritta [STEP #10] nel corso dei secoli, o persino la sua comparsa in film/cartoni animati [STEP #12], fumetti [STEP #21]... 

Con un excursus, il lettore può capire effettivamente da che materiali [STEP #08] è composto un solcometro e chi furono i grandi costruttori [STEP #11] che hanno reso possibile tutto ciò. 

Ovviamente, come accade ai giorni nostri, ogni costruttore vuole vendere il suo prodotto, ecco quindi che la pubblicità [STEP #13] riesce ad attrarre il grande pubblico e a rendere il solcometro un must have dell'equipaggiamento di ogni imbarcazione. 

Per i più curiosi, un albero tassonomico [STEP #14] è quello che ci vuole per identificare bene la classe di appartenenza del solcometro tra migliaia e migliaia di strumenti di misura esistenti, il tutto corredato dall'anatomia [STEP #16] dello strumento - una vera e propria dissezione del solcometro - e dai brevetti          [STEP #17] depositati negli anni, che hanno contribuito alla sua evoluzione tecnologica, oltre alle normative [STEP #23] che regolano la produzione, la vendita e l'utilizzo del solcometro. 

Tra coloro che praticano la filatelia, ossia l'hobby di collezionare francobolli      [STEP #18], probabilmente si stupiranno nel sapere che persino in questo ambito il solcometro ha uno spazio dedicato. 

Dalla filatelia ci spostiamo al mondo delle lettere, nel vero senso della parola. Infatti in questo blog si può addirittura trovare un abbecedario [STEP #19] in cui, per ogni lettera dell'alfabeto, si trova un legame più o meno diretto con il solcometro.              Siccome le lettere compongono una parola, ci spostiamo in questo altro settore: ecco uno storico di alcune parole legate al solcometro, visualizzato su Google Ngram Viewer [STEP #24]

E poi che invenzione sarebbe senza un marchio [STEP #20] di fabbrica che ne garantisca l'affidabilità? 

A questo punto, dopo tanta teoria, il lettore è finalmente pronto a mettere in pratica ciò che ha appreso tra uno step e l'altro: un manuale d'uso [STEP #22] è sicuramente quello che ci vuole per comprendere appieno come si usa, nella vita reale, un solcometro.

Siamo praticamente giunti alla fine del nostro percorso, quindi è giusto avvicinare il lettore all'autore del blog: tre oggetti personali [STEP #25] del suo passato, presente e futuro possono aiutare a conoscere chi si nasconde dietro a tutti questi post. 

E quale miglior modo per concludere? Una mappa concettuale [STEP #27] che aiuta a memorizzare e a comprendere meglio il protagonista di questo blog che ha accompagnato il lettore per tre mesi e che magari verrà consultato di tanto in tanto anche negli anni a venire. 

Spero che questa "sintesi narrata" abbia raggiunto il suo scopo e quindi io non posso che ringraziare i lettori e augurarmi di avervi trasmesso qualcosa di nuovo che non conoscevate riguardo al mondo degli strumenti di misura, con l'auspicio che il solcometro sia stato davvero un prezioso compagno di navigazione. 

Alberto Ruvolo - SC260670 

 




martedì 22 dicembre 2020

STEP #27 - La mappa concettuale

 Qui di seguito si riporta una mappa concettuale che ripercorre i concetti salienti del solcometro, quali la sua evoluzione, il principio scientifico alla base del suo funzionamento, la sua utilità e il suo obiettivo futuro, tutti trattati negli step precedenti.



martedì 15 dicembre 2020

STEP #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

 Un fattore fondamentale che consente il buon funzionamento del solcometro è la manutenzione. Essendo uno strumento che viene costantemente immerso in acqua, è soggetto al fenomeno chimico dell' arrugginimento, cioè quel processo in cui un metallo facilmente ossidabile (come il ferro) messo a contatto con ambienti umidi e ossigeno (come l'acqua di mare) sviluppa sulla sua superficie della ruggine, che ne compromette il suo regolare utilizzo. 

Il fenomeno chimico che genera la ruggine è una reazione di corrosione, che avviene mediante la seguente reazione di ossidoriduzione: 

2 Fe + O2 + 2H2O --> 2 Fe(OH)2 

La presenza dell'ossigeno disciolto nell'acqua trasforma il prodotto appena ottenuto mediante un'ulteriore reazione: 

4Fe(OH)2 + O2 + 2H2O --> 4Fe(OH)3 

Sommando le due reazioni si ottiene la reazione chimica complessiva: 

4 Fe + 3O2 + 6 H2O --> 4 Fe(OH)3 

Fe(OH)3, noto come idrossido ferrico, reagisce con l'anidride carbonica disciolta nell'acqua formando un solido scaglioso e friabile noto come ruggine

Tale fenomeno può interessare, per esempio, l'elica del solcometro ad elica. 




💡  Link fonte: clicca qui

mercoledì 2 dicembre 2020

STEP #25 - Cose personali

 La seguente fotografia raffigura 3 oggetti molto significativi per me.

Da sinistra verso destra abbiamo: 

👉 un oggetto di memoria del mio passato (memento): la mia prima coppa vinta ad una gara di sci slalom gigante, che mi ha spronato a non abbandonare mai questo sport, rendendolo la mia passione più grande; 

👉 un oggetto del mio fare nel presente quotidiano (utensile): lo smartphone, cui ci sono molto affezionato, specie in questo periodo di distanziamento sociale;  

👉 un oggetto che esprima un mio progetto futuro: due gadget che rappresentano le caratteristiche cabine telefoniche e buche delle lettere londinesi, le quali simboleggiano la mia volontà di tornare nella mia città preferita, Londra appunto, il prima possibile. 





sabato 28 novembre 2020

STEP #24 - Le parole nella storia

 Attraverso il sito Google Ngram Viewer (qui il link)  è possibile scoprire con quale frequenza le parole ricorrono all'interno dei libri scritti tra il 1500 ad oggi. 

Inserendo nella barra di ricerca delle parole chiave per il solcometro, sono stati forniti i seguenti risultati: 


Il profilo della curva arancione (Thomas Walker) è molto simile a quella corrispondente a "nautical log" (solcometro): questo perché il solcometro viene accostato al nome del suo massimo inventore, anche se ciò non è automatico (la frequenza della curva blu è molto più alta di quella arancione). 
E' interessante confrontare l'andamento della curva rossa e della verde: 
la prima "hand log" si riferisce al solcometro a barchetta, il primo strumento di misura della velocità in mare; 
la seconda "digital log" si riferisce al solcometro digitale, quello moderno che oggi è montato su tutte le imbarcazioni. 
Dal 1920 in poi, si ha un graduale calo della frequenza del solcometro a barchetta e, contemporaneamente, compare e aumenta la frequenza di quello digitale, fino ad un sorpasso di quest'ultimo nel 1965, sebbene quello a barchetta continui a suscitare interesse anche nel nuovo millennio.

💡 link immagine: clicca qui

domenica 22 novembre 2020

STEP #23 - La normativa

Gli strumenti di navigazione marittima - incluso il solcometro -  devono essere conformi alla norma IEC 61023:2007 del 27/06/2007, la quale specifica i requisiti minimi di prestazione, i metodi di prova e i risultati dei test richiesti dei dispositivi che indicano la velocità e la distanza (SDME), richiesti dal Regolamento 19 (capitolo V) della International Convention for the Safety of Life at Sea (SOLAS), 1974.

👉 link PDF norma completa: clicca qui

Nell'immagine seguente presa dal sito della Kenix Marine (link immagine clicca qui), nei dettagli dei suoi solcometri in vendita viene specificato anche lo standard adottato (sottolineato in blu): 


Lo standard NMEA 0183 è uno standard di comunicazione usato da GPS per comunicare i dati di posizione e tempo, ma anche in applicazioni nautiche per condividere con vari strumenti informazioni come la velocità dell'imbarcazione (solcometro), la profondità del fondale (sonar) o la posizione e il nome delle imbarcazioni limitrofe (radar).

👉 Link utili standard NMEA 0183: clicca qui  - pagina Wikipedia di riferimento: qui

                    

STEP #22 - Un manuale d'uso

 Siccome i moderni solcometri non hanno bisogno di istruzioni per essere usati, ma basta semplicemente leggere la velocità sul quadrante a bordo, il seguente manuale d'uso è rivolto ai solcometri a barchetta, oggi non più utilizzati, ma comunque molto semplici da realizzare da sé. 

Preliminari: 

Marcare la sagola con dei nodi equidistanti 15,433 metri gli uni dagli altri e legarla bene al galleggiante triangolare zavorrato. Avvolgere la sagola ad un mulinello. Procurarsi una clessidra (o un timer) da 30 secondi. E' preferibile essere in più di una persona a svolgere la misurazione.

1) Gettare il galleggiante in acqua dalla poppa dell'imbarcazione;

2) Mentre la barca procede, fare svolgere la sagola facendo ruotare il mulinello; nel momento in cui si inizia questa operazione, fare partire il tempo;

3) Facendo passare la sagola fra le dita, contare quanti nodi si sono contati nel tempo prestabilito;

4) Terminato il tempo, il numero di nodi passati tra le dita corrispondono alla velocità in nodi [kt] - o miglio nautico all'ora [m/h] - (per ulteriori dettagli, vedi STEP #05 - Il principio fisico);

5) Riavvolgere la sagola e riportare il galleggiante a bordo.

📹 Il seguente video, dal minuto 00:00 al minuto 00:30, mostra l'impiego del solcometro a barchetta. Il filmato è stato realizzato dal Museo della Marineria di Cesenatico. 




giovedì 19 novembre 2020

STEP #21 - Nei fumetti

 Dal 1908 e il 1996 Rizzoli pubblica la prima rivista settimanale di fumetti italiana, chiamata Il Corriere dei Piccoli, noto anche come Corrierino o Giornalino

Proprio in questa rivista, dal nº 44 del 7 novembre 1971 al nº 2 del 9 gennaio 1972, viene raccontata la storia di avventura "Un capitano di 15 anni", tratta dal romanzo di Jules Verne; in essa compare più volte il solcometro, quale strumento fondamentale per la navigazione. 

Di seguito si riportano le vignette direttamente collegate al solcometro, ma se si vuole leggere la serie completa, ecco il link al blog che raccoglie l'antologia della rivista.







Copertina della serie


STEP #20 - Il marchio

 Come detto negli STEP #11 - I costruttori e STEP #13 - La pubblicità, uno dei maggiori costruttori di strumenti per la navigazione fu Thomas Walker, il quale creò una fabbrica, la Thomas Walker & Son specializzata proprio nella produzione di tali strumenti, tra i quali, i solcometri. Siamo nel 1830 circa. 

Qui di seguito, il marchio di fabbrica della Thomas Walker & Son: l'ancora trasmette al pubblico quale sia il campo di produzione dell'azienda, mentre le iniziali sottostanti sono quelle dell'inventore e proprietario dell'impresa.

Esempio di solcometro Walker con marchio di fabbrica al centro del quadrante






💡 Link immagine: clicca qui e qui


sabato 14 novembre 2020

STEP #19 - L'abbecedario

 Esempio di abbecedario applicato al Solcometro:

come Acqua: che sia dolce o salata, il solcometro misura la velocità di qualsiasi imbarcazione in movimento

come Barchetta: il solcometro più antico è il solcometro a barchetta (STEP #03, #05, #06)

come Contatore: l'apparecchio che traduce i giri dell'elica in miglia nautiche (STEP #08, #11)

come Doppler: il principio fisico omonimo sfruttato da molti solcometri (STEP #17, #18)

come Elica del solcometro ad elica (STEP #03, #08, #11)

come Fisica: l'applicazione delle sue leggi sta alla base del funzionamento di tutti i tipi di solcometri, dai più antichi ai più evoluti (STEP #04, #05, #10)

come Galleggiante: l'elemento del solcometro a barchetta che sta a contatto con l'acqua (STEP #03)

come Herman Melville, l'autore di Moby Dick in cui compare il solcometro fra gli altri strumenti di bordo (STEP #07)

come Impulso elettromagnetico: il principio di funzionamento dei moderni solcometri omonimi

come Log: termine tecnico del solcometro nel gergo nautico (STEP #01)

come Mare: il solcometro si usa per misurare la velocità in mare

come Navigazione: la scienza di riferimento del solcometro (STEP #04, #10) 

come Ottone: il materiale costituente l'elica dei solcometri meccanici (STEP #03, #08)

come Poppa: la parte della nave da cui si gettava il solcometro a barchetta in mare

come Quadrante: dove la lancetta segna la velocità a bordo dell'imbarcazione

come Romano: durante l'Impero Romano lo sviluppo tecnologico per la navigazione portò alla creazione dell'antenato del solcometro, progettato da Marco Vitruvio Pollione (STEP #09)

come Sagola: la cima a cui era ancorata l'elica del solcometro ad elica, oppure su cui erano posizionati i nodi nel solcometro a barchetta (STEP #03)

come Thomas Walker: uno dei pionieri dei moderni solcometri (STEP #11, #13)

come Ultrasuoni: il modello più preciso ma anche più costoso è il solcometro a ultrasuoni che determina la velocità della barca rispetto al fondale

come Velocità: la grandezza misurata dal solcometro (STEP #01)

come Zavorra: la parte piombata del galleggiante del solcometro a barchetta che gli permetti di restare in posizione perpendicolare alla superficie dell'acqua è detta zavorra (STEP #03)

giovedì 12 novembre 2020

STEP #18 - Il francobollo

 Una tipologia di solcometro è il Solcometro Doppler, il quale sfrutta il principio fisico studiato dallo scienziato austriaco Christian Andreas Doppler (Salisburgo, 29 novembre 1803 - Venezia, 17 marzo 1853). 

Ricercando nei cataloghi di francobolli di tutto il mondo, qui il riferimento, l'Austria ha dedicato un francobollo al noto fisico nel 1992 circa.



mercoledì 11 novembre 2020

STEP #17 - I brevetti

 Di seguito un elenco di brevetti che mostrano l'evoluzione delle diverse tecnologie utilizzate nella realizzazione del solcometro. 

Le informazioni sono state prese dal database di brevetti online "Espacenet"

1) US2357199A  Brevetto risalente al 29 Agosto 1944, a nome di K.A. Holst. Si tratta di uno dei primi solcometri magnetici, in cui la rotazione dell'elica veniva convertita in impulsi elettromagnetici e tradotti in velocità corrispondente, visualizzata infine dallo strumento di bordo. 

👉 link espacenet brevetto: clicca qui

📷 Panoramica dello strumento: 







2) US3795893A  Brevetto risalente al 5 Marzo 1974, a nome di Jacob Kritz e Seymour Lerner. Lo strumento brevettato è un solcometro Doppler, il cui funzionamento sfrutta il famoso principio fisico: l'onda ultrasonora trasmessa viene ricevuta per riflessione dal fondale con una frequenza diversa da quella iniziale; la differenza di frequenza viene tradotta in velocità dallo strumento di bordo. 

👉 link espacenet brevetto: clicca qui

📷 Panoramica strumento: 


3) US4472966A  Brevetto risalente al 25 settembre 1984, a  nome di Alex Dumestre. Si tratta di un moderno solcometro elettromagnetico che monta un trasduttore, il quale garantisce una delle accuratezze massime ottenibili tra tutte le tipologie di solcometri. Il funzionamento di base è sostanzialmente simile a quello citato nel primo punto, ma per maggiori dettagli, visitare il link. 

👉 link espacenet brevetto: clicca qui

📷 Panoramica strumento: 



martedì 3 novembre 2020

STEP #16 - Anatomia

 Le seguenti immagini rappresentano i componenti del solcometro, dando un'idea di come è fatto lo strumento al suo interno: 

💣 Vista esplosa di un Solcometro ad immersione, presa da una catalogo che ne illustra anche l'installazione sullo scafo della barca: 


👉 "Dissezione" di un Solcometro sommergibile: 

Vista interna

 

Vista esterna



💡Iconografia: clicca qui e qui

STEP #15 - I numeri

 I numeri caratteristici del solcometro sono essenzialmente: 

👉 I numeri presenti sulla scala graduata che rappresentano la velocità dell'imbarcazione; l'ampiezza della scala può variare a seconda dei modelli.

👉 In molti solcometri è presente anche una scala graduata che indica la distanza percorsa, a seconda di quando è stata impostato l'inizio del conteggio (come nelle nostre automobili). 

👉 Andando intrinsecamente allo strumento, nel solcometro a barchetta sappiamo che veniva preso come riferimento 15,433 m, ossia la distanza percorsa in 30 secondi alla velocità di 1 nodo (vedi STEP #05 e STEP #03). Nei solcometri ad elica ed in quelli meccanici più moderni, i numeri fondamentali sono i giri al secondo dell'elica, piuttosto che gli impulsi elettromagnetici, che vengono trasmessi al contatore di bordo che li traduce in nodi. 


lunedì 2 novembre 2020

STEP #14 - La tassonomia

 Albero tassonomico del Solcometro:

 


STEP #13 - La pubblicità

 Come accennato nello STEP  #11 - I costruttori, il personaggio che ha contribuito più di tutti allo sviluppo del Solcometro è stato Thomas Walker.

Qui di seguito un annuncio pubblicitario della ditta Walker che sponsorizzava il suo ultimo modello di solcometro: il Solcometro Elettromagnetico, in lingua inglese: Electromagnetic Log: 

 
Oppure il Nicholson Log della Nicholson Ship Company, in un' immagine del 1906:
 

💡 Fonte immagine: clicca qui

venerdì 30 ottobre 2020

STEP #12 - Nel cinema

 Vista l'elevata importanza del Solcometro tra tutti gli strumenti di misura della navigazione, ecco un elenco di alcuni film o cartoni animati nei quali viene citato: 

👉 Nel film di animazione DreamWorks "Sinbad - La leggenda dei sette mari" l'utilizzo del solcometro viene suggerito da un membro dell'equipaggio al capitano, per calcolare la rotta verso Tartaro, per recuperare il tesoro rubato dalla Dea delle Discordia Eris. 

👉 Nel colossal Disney "Pirati dei Caraibi", al secondo capitolo della saga "Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma", quando l'equipaggio del Capitan Jack Sparrow è sull'Isola di Tortuga a reclutare nuovi marinai si può vedere che tra la merce di un venditore ambulante compare un Solcometro a barchetta rudimentale. 




STEP #11 - I costruttori

 All'epoca del Solcometro a Barchetta la sua produzione era esclusivamente artigianale, data la semplicità dello strumento. 

👉 Nel 1776 il solcometro di William Foxon fu sperimentato per la prima volta, ma senza successo.

👉 Nel 1802 l'orologiaio inglese Edward Massey costruì un solcometro meccanico ad elica immersa, il quale venne sperimentato dalla Royal Navy nel 1805 e in seguito commercializzato; si tratta del primo solcometro in commercio. 

👉 Seguirono altri brevetti ispirati al solcometro di Massey, come il solcometro Walker concepito da Thomas Walker nel 1850. La ditta Walker brevettò altri tipi di solcometri, sempre più tecnologicamente avanzati, in uso fino agli anni settanta e a cui si ispirano i più moderni solcometri in commercio. 

👉 Nel 1880 venne presentato a Boston il solcometro meccanico di Gould, tuttavia non ebbe grande diffusione.

👉 Infine arrivarono i Solcometri a scafo, dove l'elica è a filo con la barca e trasmette gli impulsi allo strumento di bordo, i quali sono tuttora i più diffusi. 


Un solcometro Walker modello "Cherub"




💡 Per saperne di più clicca qui oppure qui



venerdì 23 ottobre 2020

STEP #10 - I libri

 Bibliografia storica del Solcometro: 

📚 Saggi: 

👉 "Scienza della Navigazione. Struttura e costruzione del mezzo" , Agizza, Croce, vol. 1 

👉 "Navigazione stimata e costiera", Fantoni, Poligrafico dell'Accademia Navale Editore, 1964

📢 Articolo di periodico scientifico:

👉 "Come si misura la velocità delle navi?", rivista Focus, 28 giugno 2002 - link 




giovedì 22 ottobre 2020

STEP #09 - Gli inventori

 Il primo strumento di misura che può essere considerato come il primo antenato del solcometro, è l'invenzione di Marco Vitruvio Pollione, risalente alla seconda metà del I secolo a.C. 

Marco Vitruvio Pollione

L'architetto romano progettò il primo meccanismo per la misurazione delle distanze in mare, che consisteva in due ruote a pale disposte a murata, collegate per mezzo di un asse. Con il movimento della nave, toccando l'acqua, le ruote mettevano in moto tre ruote dentate il cui compito era quello di far cadere, dopo un determinato numero di giri, delle piccole pietre in un vaso; ad ogni numero preciso di pietra, corrispondevano le miglia percorse. 

👤  Marco Vitruvio Pollione (80 a.C circa - dopo il 15 a.C circa) è stato un architetto e scrittore romano, considerato il più famoso teorico dell'architettura di tutti i tempi. Si sa poco della sua biografia, se non che è stato ufficiale sovrintendente delle macchine da guerra per Giulio Cesare e poi architetto-ingegnere per Augusto

E' facile comprendere la nascita di questo strumento di misura in un contesto storico così stimolante come l'Impero Romano e il suo dominio dei mari sia mercantile, che militare. 

💡 Per saperne di più sulla biografia di Marco Vitruvio Pollione e delle sue invenzioni, clicca qui

STEP #08 - I materiali

 👉 Il Solcometro a barchetta è composto principalmente da due tipologie di materiali: 

    🌲 Il legno che costituisce la parte immersa in acqua

    ⚓ La sagola, ossia la corda, è generalmente realizzata in fibra sintetica, come              poliestere, nylon o kevlar

👉 Il Solcometro a elica è composto principalmente dagli stessi materiali di quello a barchetta, con un materiale aggiuntivo: 

    🔑 l'ottone che costituisce l'elica 

Tuttavia i solcometri più moderni montano dei materiali tecnologicamente più avanzati, che consentono prestazioni migliori allo strumento: 

    🔧 un contenitore cilindrico, generalmente di materiale plastico, è la parte immersa, detta trasduttore; ad una sua estremità esterna è montata una rotella di materiale metallico che per effetto dell'acqua gira in modo proporzionale alla velocità della barca; su una delle pale è inserito un magnete che invia un segnale ad un dispositivo che traduce il movimento meccanico in impulsi elettrici indicando la velocità e la distanza percorsa. 

Solcometro moderno


martedì 20 ottobre 2020

STEP #07 - Il Mito

Attingendo dalla letteratura esistente, si può trovare il Solcometro in uno dei romanzi di avventura più famosi al mondo: Moby Dick di Herman Melville, scritto nel 1851. 

Quando la nave del Capitano Achab, il Pequod, si avvicina all'equatore alla ricerca della balena bianca, i campi magnetici mettono fuori uso le bussole di bordo. Quindi l'unico strumento per la navigazione utilizzabile in quelle circostanze era solo il Solcometro. 

📃 "Ora, puntando a sud-est con l'acciaio spianato di Achab, e dettandosi la rotta solo col solcometro e la sagola, il Pequod continuava la sua corsa verso l'Equatore." 

(Herman Melville, Mobydick, versione ebook, capitolo CXXVI - Il Salvagente. Per il testo completo clicca qui)

📘 Bibliografia: Moby Dick, Herman Melville, 1851 - Garzanti Editore




                                                                                   



lunedì 19 ottobre 2020

STEP #06 - Il Simbolo

Come si apprende dal blog "Astrocultura UAI (Unione Astrofili Italiani)", ci sono numerose costellazioni estinte, tra le quali compare la costellazione dell'Emisfero Australe, dedicata agli strumenti di misura della navigazione, denominata "Lochium funis", cioè solcometro e sagola
Di seguito la rappresentazione ufficiale di tale costellazione: 


Si nota facilmente la presenza del Solcometro a barchetta, con sagola e galleggiante, posto alla sinistra della rosa dei venti. 

💡 Per ulteriori dettagli, clicca qui


giovedì 15 ottobre 2020

STEP #05 - Il principio fisico

Il Solcometro sfrutta una delle più noti leggi della Fisica Classica, nell'ambito della Cinematica, ossia       velocità = spazio / tempo. 

Facendo riferimento al Solcometro a barchetta (vedi STEP #03 - Glossario), per ricavare la velocità dell'imbarcazione si applica la seguente legge: 




👉Infatti, ogni nodo della sagola era distante 15,433 m dal nodo successivo, perciò, ogni nodo filato nei 30 s della clessidra, corrisponde alla velocità di 1 miglio nautico all'ora, cioè in termini nautici (e da qui viene il nome) alla velocità di 1 nodo [kt]. 

Nota: 1 kt = 1852 m/h nel S.I.

STEP #04 - La Scienza

👉 Il Solcometro a barchetta, sfrutta la definizione di velocità = spazio / tempo (velocity = space / time), perciò la sua disciplina scientifica di riferimento è la Fisica Classica (Classic Physics), in particolare, la Cinematica (Kinematics)

Per comprendere nel dettaglio come questo strumento applichi la legge fisica sopracitata, si consulti lo step successivo del blog (STEP #05 - Il principio fisico). 

👉 Inoltre il Solcometro rientra anche nelle discipline delle Scienze della Navigazione (Navigation Sciences), in particolare, la Tecnica della Navigazione Stimata (Estimated Navigation Technique), ossia quella tecnica di navigazione che consente di conoscere la posizione stimata della nave in mare utilizzando gli elementi del moto, quali la velocità e la direzione, determinati rispettivamente dal Solcometro e dalla Bussola. 

💡 Per saperne di più: 

    Link: clicca qui

📘 Bibliografia essenziale: 


             

STEP #03 - Glossario

 A questo punto è utile esporre un glossario che illustri il Solcometro in tutte le sue componenti. Siccome esistono diverse tipologie di Solcometro, verranno esaminate le due più famose e folcloristiche: il Solcometro a barchetta e il Solcometro a elica. 

Solcometro a barchetta

Costituito da: 

👉Galleggiante (barchetta) a forma di settore circolare piombato nella parte curva in modo da galleggiare perpendicolarmente alla superficie dell'acqua e opporre resistenza al trascinamento

👉Sagola, ossia una corda sottile, marcata con dei nodi 
posti a una distanza di 15,433 metri l’uno dall’altro, ovvero il percorso che farebbe una barca in 30 secondi se percorresse un miglio nautico ogni ora

👉Clessidra, per misurare i 30 secondi

👉Mulinello a cui era avvolta la sagola

Solcometro a elica 

Costituito da: 

👉Elica di ottone al posto della barchetta, che viene posta in mare dalla poppa dell'imbarcazione

👉Sagola, questa volta però non è marcata dai nodi, legata all'asse del contatore fissato a bordo

👉Contatore: la rotazione dell'elica, proporzionale alla velocità della nave, viene trasmessa dalla sagola, mediante la sua torsione, al contatore, munito di indici che rappresentavano le varie frazioni di miglio nautico; il contatore converte il numero di giri dell'elica in nodi orari

👉Volano, ancorato sull'elica, serve a mantenere costante la velocità di rotazione 


💡 Per saperne di più sul Solcometro a barchetta: clicca qui

💡 Per saperne di più sul Solcometro a elica: clicca qui



 




venerdì 9 ottobre 2020

STEP #02 - L'immagine

 🚢 Immagine storica del solcometro, risalente al XVIII secolo: 





💡 fonte: Nautica Report

💡 indirizzo internet immagine: clicca qui 





STEP #01 - Il nome

👉 ll Solcometro, definizione: 

solcòmetro: Strumento per misurare da bordo la velocità delle navi, chiamato anche (ma solo nella marina mercantile e nella nautica da diporto) col termine inglese log. (fonte: Vocabolario Treccani). 

👉 Nota etimologica: 

 Il termine solcometro deriva dall'unione dei sostantivi "solco" della nave e "metro", desinenza comune a molti strumenti di misura

👉 Traduzione del nome negli idiomi più diffusi nel mondo: 

🚩 Inglese: Solcometer, ma si usa spesso il nome "log"

🚩 Francese: Solcameter 

🚩 Spagnolo: Solcómetro

🚩 Tedesco: Solcometer

🚩 Cinese: 工作计

🚩 Russo: Солкометр